Un tour di graffiti e murales in una città come New York è un vero e proprio viaggio nel mondo dell’arte. Lungo le strade dei quartieri periferici di Manhattan, a Brooklyn, nel Bronx o nel Queen, si possono ammirare un’infinità di graffiti, che portano la firma di alcuni degli artisti più famosi della street art.
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Edifici industriali abbandonati e le facciate degli enormi palazzi di New York sono la tela perfetta per questa forma d’arte. Anche se spesso considerati atti vandalici, la street art ha acquisito negli anni sempre più valore e apprezzamenti, tanto che a New York si organizzano dei tour guidati alla scoperta dei graffiti più interessanti.
Murales su commissione lungo la High Line
Nonostante le normative e campagne anti-graffiti, perché effettivamente stavano imbrattando molti quartieri, i musei e le gallerie hanno iniziato a considerare seriamente alcuni artisti di street art, a partire da Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.
Personalmente trovo che tag, scritte e firme che riempiono muri e treni siano di cattivo gusto, mentre ci sono murales che sono dei veri e propri capolavori tanto che ormai vengono anche eseguiti su commissione. Senza contare che i graffiti sono parte integrante della storia di New York e i tour che vi guidano alla scoperta dei migliori spesso toccano le strade e i quartieri più “veri”, fuori dai soliti itinerari turistici, portandovi in luoghi che altrimenti non visitereste.
In centro a Manhattan infatti le strade sono pulite e non troverete molti murales.
Ecco perché vi consiglio di partecipare a un tour dei graffiti e della street art di New York. Un modo alternativo per uscire dai soliti giri turistici, senza la preoccupazione di addentrarsi in zone poche raccomandabili. Una guida esperta, nonché artista di professione, vi farà scoprire questa controversa forma d’arte attraverso alcuni degli esempi più belli di New York. Vi spiegherà la storia, gli aspetti legali, ciò che si cela dietro queste scritte intricate e coloratissime.
Alcuni tour inoltre sono organizzati da degli artisti che vi introdurranno alla street art con lezioni pratiche private!
Dove vedere graffiti e murales a New York
Come si può immaginare inserire una guida stabile della street art di New York, come di qualsiasi altra città, non è semplice. Spesso facciate e muri vengono ripuliti o ridipinti, gli edifici demoliti e ricostruiti, e così molti graffiti spariscono.
Un tempo i quartieri per eccellenza della street art erano Harlem e il Bronx. Ancora oggi troverete molti murales, ma non tutte le zone, specialmente del Bronx, sono raccomandabili per avventurarsi senza una meta precisa.
A Manhattan troverete famosi graffiti e murales nel Lower East Side e Bowery, come quelli di Shepard Fairey e gli inconfondibili mosaici di Space Invader. Interessante anche il Centre-fuge Art Project, una galleria di street art a cielo aperto.
Ma c’è un quartiere dove dovete assolutamente andare se siete appassionati di street art: Bushwick!
Bushwick street art
La vera mecca per chi vuole vedere graffiti e murales è il quartiere di Bushwick, nella parte nord di Brooklyn. Il quartiere è in pieno fermento e attira molti street artist. Un tempo era uno dei quartieri più pericolosi di New York, ora la zona è tranquilla ed è sicuramente il posto migliore dove passeggiare alla scoperta di questa forma d’arte effimera e mutevole.
Una grossa spinta alla rinascita del quartiere è stata data da Joseph Ficalora, che ha fondato nel 2012 The Bushwick Collective, una galleria di street art a cielo aperto, richiamando artisti da tutto il mondo. D’altronde gli edifici dismessi e le fabbriche abbandonate della zona erano lo scenario perfetto per questa forma d’arte. I murales vengono tenuti per un anno, prima di essere sostituiti.
Potete raggiungerlo con la metro L, fermata di Jefferson Street, oppure partecipando a uno dei numerosi tour guidati.
Prenota il tour dei graffiti di BushwickVolendo potete anche partecipare a un tour privato, in cui la guida è a vostra completa disposizione. Se siete un gruppo di massimo 8 partecipanti tra cui dividere il costo, il prezzo diventa particolarmente interessante, e la guida è tutta per voi. >> Maggiori info sul tour privato di Bushwick
Non solo, volendo è possibile partecipare a una lezione privata, dove creerete un vostro piccolo graffito, che potrete anche portare a casa come souvenir >> Maggiori info sulla lezione privata di street art a Bushwick
Banksy a New York
New York è una delle città che ha visto passare molte opere di Banksy, nel suo tipico stile provocatorio. Molte di queste sono scomparse, ma ne potete trovare ancora qualcuna (finché resiste!).
Nell’ottobre del 2013 il misterioso artista ha addirittura lanciato una specie di caccia al tesoro, dal titolo “Better In Than Out”. Banksy faceva comparire una nuova opera ogni giorno, da scovare in giro per le strade di New York.
Non solo, tempo fa aveva messo in vendita delle sue opere originali in un anonimo banchetto a Central Park, gestito da un vecchietto. Inutile dire che rimase pressoché ignorato, fino a che Banksy non pubblicò le foto sul suo profilo Instagram, quando ormai del banchetto non c’era più traccia.
A marzo 2018 Banksy è tornato a New York con un graffito a Coney Island, il gigantesco murales di protesta contro l’imprigionamento di Zehra Dogan, e con uno dei suoi classici topolini, che corre all’interno di un orologio tra la 14th Street e la 6th Avenue.
Il murales di Banksy in sostegno di Zehra Dogan
Purtroppo, come molte altre opere di Banksy, si tratta di qualcosa di completamente instabile, spesso realizzate su edifici destinati alla demolizione, che potrebbe sparire da un giorno all’altro.
Tra i graffiti più famosi di Banksy a New York che dovreste trovare ancora c’è l’Hammer boy (Upper West Side, tra la 79esima e Broadway) e il Tagging Robot a Coney Island.
Per gli appassionati è stato prodotto anche un film documentario “Banksy does New York“, che racconta un po’ la storia di questo artista misterioso e soprattutto la curiosa iniziativa dell’ottobre 2013.
I Graffiti di New York, un po’ di storia
New York ha da sempre avuto un ruolo centrale, sin dalla nascita e alla diffusione dei graffiti. E’ stato attorno al 1970 che writers come TAKI 183 e Tracy 168 iniziarono ad attirare l’attenzione dei media. La moda era quella dei tag, o firme, che ricoprivano treni e metropolitane. Da lì i graffiti hanno iniziato a crescere in stile e dimensioni. Gli artisti (o vandali, come preferite chiamarli 🙂 ) hanno iniziato ad aggiungere illustrazioni, paesaggi, personaggi alle loro firme, dando vita ai primi murales. Harlem, Washington Heights e il Bronx sono state le culle di questo movimento, spesso di pari passo alla cultura rap e hip-hop.
Negli anni 80 i graffiti iniziano ad essere considerati nel mondo dell’arte, ma nel contempo la città di New York prende i primi provvedimenti contro il dilagare dei graffiti, soprattutto sulla metropolitana. Aumentano le misure di sicurezza e le opere di pulizia. Le metropolitane sono sempre più difficili da dipingere, ma ecco che gli artisti si spostano per le strade, sui muri, sui tetti o sulle saracinesche di negozi e garage. Nel 1995 il sindaco Rudolph Giuliani istituì l’Anti-Graffiti Task Force e venne vietata la vendita di bombolette spray ai minorenni.
Ma tutto questo non ha fermato la street art, né impedito gli artisti di continuare a esprimersi attraverso graffiti e murales!
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