Coronavirus a New York, Stati Uniti

Come è tristemente noto, gli Stati Uniti e in particolare lo Stato di New York, sono uno dei Paesi più colpiti al mondo dalla pandemia di Coronavirus – COVID-19. Ma com’è attualmente la situazione Coronavirus a New York? Quando e come si potrà tornare a viaggiare?

Situazione Covid-19 Stati Uniti

Il grafico mostra l’andamento globale dell’epidemia di Covid-19 negli USA, confrontato con l’Italia. C’è da dire che stiamo parlando di un Paese decisamente più grande dell’Italia, dove il numero di contagiati è molto in funzione del numero di tamponi effettuati.
In seguito a un nuovo picco tra fine luglio e inizio agosto, la curva dei contagi complessivi sembra essere nuovamente in calo.

Situazione Covid-19 New York

Se limitiamo l’analisi al solo Stato di New York i dati sono decisamente più incoraggianti, come vediamo nel grafico qui sotto.
New York è stato duramente colpito dalla pandemia di Coronavirus, fra i primi Stati in cui si è diffusa negli USA, ma fortunatamente i contagi sono in vistoso calo e le attività stanno gradualmente riaprendo.

Per proteggere i suoi abitanti, ed evitare nuovi focolai di Covid-19, gli ingressi a New York da altri Stati US sono limitati ed è disposta la quarantena di 14 giorni.

Questo grafico mostra il numero di casi confermati, ricoveri e decessi per COVID-19 su base giornaliera dal 29 febbraio. A causa di ritardi nella segnalazione, che possono richiedere fino a una settimana, i dati recenti sono incompleti.

Riaperture e restrizioni

Nello stato di New York sono state delineate le linee guida per una riapertura graduale delle varie regioni che lo compongono in 4 fasi.

Come in Italia, per ogni tipologia di azienda è previsto un piano per la riapertura in sicurezza, che assicura una routine di pulizia e disinfezione, la fornitura di gel disinfettante e dispositivi di protezione individuale a clienti e dipendenti, oltre a controlli sul loro stato di salute. Vanno inoltre seguite le linee guida sul distanziamento sociale, con l’uso della mascherina obbligatorio in spazi pubblici affollati, su mezzi pubblici o privati ​​e su veicoli a noleggio. La distanza sociale da mantenere è di 6 piedi (quasi 2 metri)

Tutte le regioni dello Stato di New York, compresa New York City, sono alla fase 4 e ultima

Nonostante si tratti dell’ultima fase prevista, non è stato concesso di riaprire a tutte le attività (es. musei), e non ci sono ancora informazioni riguardo a quando sarà consentito.

Le scuole possono riaprire questo autunno, ma ogni istituto dovrà avere un piano di test e tracciamento e potrà decidere in autonomia se optare per una didattica in aula, a distanza, o altri modelli ibridi.

Maggiori info sul sito ufficiale: https://forward.ny.gov/ e https://coronavirus.health.ny.gov/

La situazione a New York City

New York City è entrata nella fase 4 il 20 luglio 2020. A questo link (forward.ny.gov/reopening-new-york-city) trovate tutte le info aggiornate.

Con la fase 4 possono riaprire le attrazioni all’aperto, con limitazioni di capacità. Hanno quindi riaperto zoo, giardini botanici, la Statua della Libertà (limitatamente alle zone all’aperto e al museo, la High Line, l’Empire e altri osservatori all’aperto come il Top of The Rock.

Da fine agosto hanno iniziato gradualmente a riaprire anche i vari musei di New York, con prenotazioni online, mascherine, entrate contingentate e altre disposizioni per garantire la sicurezza. Nel corso di settembre riapriranno più o meno tutti.

Riprendono gli sport professionistici, ma senza pubblico. Ripresa delle attività anche per le aziende coinvolte nella realizzazione di film, televisione e musica. Questo si aggiunge alle attività che già avevano aperto nelle fasi precedenti, come ristoranti all’aperto (solo i tavoli fuori, non si può mangiare all’interno), uffici e servizi di cura della persona, tra cui parrucchieri e saloni di bellezza. Non è ancora consentito cenare al coperto.

Dal 9 settembre riaprono centri commerciali, con capacità ridotta al 50%, e casinò.

Quando si potrà tornare a viaggiare a New York?

In questo momento non ci sono date certe. Bisogna poi valutare se si procederà a un’apertura globale degli USA al turismo internazionale, o se si procederà in vari step, in quanto in alcuni Stati federali il numero di contagi è ancora elevato.

l modo di viaggiare, soprattutto di volare, sarà profondamente cambiato dal Coronavirus ed è difficile dire quando o addirittura se ritornerà tutto come prima.

La graduale ripresa del turismo dipenderà dall’evolversi della situazione e dalle decisioni prese dal governo americano e dalle singole compagnie aeree.

Voli per New York dall’Italia: situazione covid-19

Di seguito vi riporto la situazione in relazione ai voli dall’Italia a New York, in base a quanto annunciato dalle diverse compagnie aeree.
Fate attenzione che mi riferisco ai voli diretti! Possono essere soppressi per contenere i costi, in quanto la compagnia aerea non si aspetta molti passeggeri. Ad esempio, American Airlines sospende i viaggi per l’Italia da New York fino a fine ottobre, ma è possibile volare da Londra, Madrid e Parigi già da luglio. Il volo è quindi possibile effettuando uno o più scali. Lo stesso vale anche per Alitalia, al momento alcune tratte sono disponibili solo con scalo, ma già da agosto ripartono i voli diretti.

Un metodo pratico e veloce per verificare i voli disponibili, diretti e con scalo, dall’Italia, è quello di consultare Skyscanner.

Prenotare ora un’offerta per New York?

Considerata la situazione, molte compagnie aeree e agenzie di viaggio, online e non, propongono voli, vacanze e pacchetti di viaggio con clausole di annullamento, voucher o rimborso totale. Per promuovere la ripresa del turismo, trovate tante offerte di viaggio e ottimi prezzi.
Prenotando verso fine anno dovremmo (si ben spera) essere tornati alla normalità. Ad esempio trovate ottime offerte per andare a New York a Natale o Capodanno, o per i primi mesi del 2021.

Certo, pianificare ora delle vacanze lascia un po’ di incertezza, ma potreste trovare davvero ottime occasioni, con la tranquillità di ottenere un rimborso o di poter cambiare le date senza grandi sovrapprezzi.

• L’assicurazione sanitaria per gli Stati Uniti la considero già qualcosa di obbligatorio per chi va in vacanza negli Stati Uniti. Nell’acquistarla, valutate di aggiungere una protezione anche per l’annullamento del viaggio, in genere offerta a un prezzo superiore.
  Richiedere un preventivo online è semplicissimo, così potete comparare coperture e prezzi per trovare la soluzione per voi.
  Ecco i link alle principali assicurazioni di viaggio sottoscrivibili:
  – Allianz – Polizza viaggio USA
  – AXA – Polizza viaggio USA
  – Holins
  Le assicurazioni di viaggio in genere possono essere stipulate fino ad almeno 30 giorni prima della partenza.
  Tenete presente che le polizze di annullamento viaggio in genere sono legate a motivi particolari (es. malattia, infortunio). Le polizze cosiddette “all risk”, che consentono il rimborso per l’annullamento del viaggio per qualsiasi motivo non sono così comuni e in genere per stipularle bisogna contattare direttamente la compagnia assicurativa.
• Acquistate hotel o altre soluzioni di alloggio che prevedano la possibilità di annullare la prenotazione senza penali fino a poco prima della partenza
• Quasi tutti i pass per New York hanno esteso la loro validità a 24 mesi dall’acquisto. Alcuni prevedono anche il rimborso di base in caso di non utilizzo, con l’aggiunta di un piccolo sovrapprezzo per l’assicurazione.
• Nel caso di voli cancellati dalla compagnia aerea per motivazioni legate al coronavirus, l’ENAC ha precisato che è previsto il rimborso del prezzo del biglietto. Non sono previsti indennizzi di altra natura (es. rimborsi per il ritardo subito), in quanto la cancellazione del volo è avvenuta per motivazioni non imputabili alla compagnia aerea.

Fonti ufficiali Coronavirus a New York

Come sappiamo purtroppo fake news e disinformazione dilagano e fidarsi delle informazioni che troviamo online non è sempre facile, soprattutto per un Paese distante dall’Italia. Ecco dove reperire informazioni attendibili e ufficiali per New York

Tendenzialmente, fidatevi di siti che hanno come estensione “.gov”. Si tratta di siti governativi che quindi riportano solo dati ufficiali e verificati. Di seguito alcuni indirizzi utili per lo Stato e la città di New York, dove trovare anche un conteggio sempre aggiornato di eventuali casi di coronavirus a New York

• Dipartimento di salute della città di New York (NYC Health Department)
  nyc.gov/health/coronavirus
• Dipartimento della Salute dello Stato di New York
  coronavirus.health.ny.gov/home
• Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC)
  cdc.gov/coronavirus

Eccezioni alle restrizioni di viaggio Italia – USA

Considerate le tante richieste in merito, ribadisco che al momento non è consentito l’ingresso negli USA a chi sia stato nei 14 giorni precedenti in Italia o in altri Paesi dell’area Schengen.

Sono previste alcune eccezioni a tale divieto, elencate nel Comunicato Ufficiale della Casa Bianca nr 9984 – Proclamation dell’11 marzo 2020. Il Comunicato è poi stato esteso a partire dal 16 marzo anche ai viaggiatori provenienti da Regno Unito e Irlanda, con la Proclamation 9993.

Le eccezioni alle restrizioni di ingresso negli Stati Uniti riguardano cittadini statunitensi e residenti permanenti o loro familiari, titolari di visto diplomatico o di interesse nazionale. Nel dettaglio:

• residenti negli Stati Uniti (lawful permanent resident)
• coniugi, figli o affidatari di un cittadino americano o residente permanente
• genitori o tutori legali, fratelli o sorelle (siblings) di un cittadino americano o residente permanente, non coniugato e di età inferiore ai 21 anni
• stranieri che viaggiano su invito del governo degli Stati Uniti per uno scopo legato al contenimento o alla mitigazione del virus
• titolari di visto C-1, D o C-1 / D e membri di equipaggio aereo o marittimo
• titolari di visti A-1, A-2, C-2, C-3 (es. funzionario governativo straniero o familiare diretto di un funzionario), E -1, G-1, G-2, G-3, G-4, da NATO-1 a NATO-4 o NATO-6
• stranieri la cui entrata sarebbe nell’interesse nazionale
• membri delle forze armate statunitensi, coniugi e figli

Si ricorda che l’ingresso negli USA e’ rimesso alle decisioni dei funzionari doganali dell’Agenzia CBP (Customs and Border Protection).

L’arrivo dovrà avvenire attraverso uno dei 13 aeroporti con potenziate capacità di screening d’ingresso (tra cui il JFK di New York e l’aeroporto di Newark).

In aeroporto verrete sottoposti a uno screening di ingresso, con controllo temperatura e una breve intervista sulle vostre condizioni mediche. Se presentate qualche sintomo legato al COVID-19 verrete reinviati al CDC per un controllo medico più approfondito. Altrimenti potrete raggiungere la vostra destinazione finale, con 14 giorni di quarantena. Al fine di garantire la conformità, i funzionari della sanità pubblica locale e statale contatteranno le persone nei giorni e nelle settimane seguenti il ​​loro arrivo.

A tutti i viaggiatori in arrivo negli USA verrà richiesto di compilare questo modulo

Ulteriori eccezioni: studenti, viaggi d’affari, investitori e Accademici

Il 30 luglio 2020 sono state annunciate ulteriori eccezioni per alcune categorie di viaggiatori provenienti dai Paesi dell’area Schengen, Italia compresa. (https://travel.state.gov/content/travel/en/News/visas-news/exceptions-to-p-p-10014-10052-suspending-entry-of-immigrants-non-immigrants-presenting-risk-to-us-labor-market-during-economic-recovery.html)
Si tratta di alcune tipologie di visto e quindi di viaggiatori che possono qualificarsi come NIE (National Interest Exception – eccezione di interesse nazionale), nel dettaglio:

• ECONOMICO
  Viaggi temporanei che forniscono un sostanziale beneficio all’economia degli Stati Uniti.
  A titolo di esempio, vengono citati esperti tecnici, manager, dirigenti di alto livello (con i loro familiari a carico), nonché atleti professionisti P (e familiari a carico) che si recano negli USA per partecipare ad importanti eventi sportivi. Sono inclusi i viaggiatori d’affari con visto B1
  
• INVESTITORI (visto E2)
  Viaggi in relazione a investimenti o scambi commerciali che producano un notevole impatto economico a beneficio dell’economia degli Stati Uniti.
  A titolo di esempio investitori, commercianti e alcune cariche dirigenziali, che forniscono direttive strategiche o competenze essenziali per il successo dell’investimento. Sono compresi anche i familiari a carico.
• STUDENTI (visti F1 e M1)
  Tutti gli studenti (e familiari a carico) che si recano negli Stati Uniti per partecipare a un programma di scambio in qualità di studente o per seguire un corso di studi completo secondo la norma INA 101(a)(15)(F) oppure 101(a)(15)(M);
• ACCADEMICI (alcuni programmi J1)
  Partecipanti a programmi di scambio culturale (e familiari a carico) che si recano negli Stati Uniti secondo l’INA 101(a)(15)(J) e che rientrano nelle seguenti casistiche: professori, ricercatori, specialisti o studenti a breve termine.

La possibilità di beneficiare di queste nuove eccezioni deve essere stabilito da un funzionario consolare. Sul sito dell’ambasciata trovate le informazioni dettagliate, con le mail di contatto e il materiale da presentare per ottenere l’autorizzazione (PDF – Altre Eccezioni nell’ambito del Programma di Viaggio NIE).

L’eccezione di viaggio per interesse nazionale (NIE) è valida solo per 30 giorni dalla data di approvazione e per un unico ingresso negli Stati Uniti. L’esenzione concessa a studenti e accademici sarà invece valida per più ingressi.

I titolari di visto L-1 e O-1 non sono espressamente menzionati nell’annuncio e pertanto non sembrano essere idonei a presentare domanda per l’esenzione dagli interessi nazionali (NIE). Ad ogni modo vi consiglio di provare lo stesso a fare richiesta, sarà poi l’ambasciata a decidere.