La New York Fashion Week è uno degli eventi più cool della Grande Mela, nonostante sia di nicchia e poco turistico.
Come la settimana della moda di Milano per intenderci, forse ancor più “grande” e rilevante a livello globale, è un evento che punta gli occhi mediatici del mondo sulla città in tema di tendenze di moda.
Originariamente nata nel dopoguerra con il nome di “Press Week”, la settimana della moda di New York è un evento a cadenza bi-annuale in cui gli stilisti americani presentano le loro collezioni per la stagione successiva, dettando nuovi trend e catturando l’attenzione di giornalisti e potenziali clienti.
Poco rilevante a dire il vero dal punto di vista turistico, però essere a New York in concomitanza della Fashion Week può offrire qualche spunto curioso, specie se amate il genere.
La New York Fashoin Week (NYFW) è solitamente associata alle celebrità, ma può essere (parzialmente) accessibile anche a turisti e appassionati.
Vediamo come si struttura l’evento e quali opportunità turistiche offre la Grande Mela durante la settimana della moda.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Che cos’è la Fashion Week?
Partiamo quindi dalle basi e poniamoci una prima domanda: che cos’è la New York Fashion Week?
Brevemente, è un evento bi-annuale interamente dedicato alla moda, dove i stilisti e designer presentano le nuove collezioni per la stagione successiva.
In inverno si presenta l’inverno dell’anno dopo, idem in estate.
Praticamente è una grande operazione di marketing per farsi conoscere sul mercato globale, una manifestazione che col passare degli anni ha assunto un grande rilievo a livello internazionale.
Come accennavo la settimana della moda viene organizzata due volte l’anno.
A febbraio per presentare le tendenze autunno/inverno dell’anno successivo, mentre tra a settembre arriva il turno delle tendenze primavera/estate, sempre relative all’anno successivo.
Praticamente in questo evento vengono presentate le “linee di design e stile” dell’anno dopo, e queste poi caratterizzano tutto il mondo della moda sin da un anno prima.
Tecnicamente una fashion week può essere istituita in qualsiasi città, ma le più importanti – quelle a cui partecipano i brand e i designer più prestigiosi – sono le cosiddette “Big Four“: Londra, Parigi, Milano e ovviamente New York.
Ogni città che ospita la fashion week tende a specializzarsi in un certo tipo di prodotto. Ad esempio, Parigi è la capitale dell’alta moda (in francese haute couture), Miami dei costumi da bagno, mentre New York tende ad avere un focus particolare sugli abiti da sposa.
Come è nata la settimana della moda?
Nel contesto delle Big Four New York ha un primato speciale: è stata in assoluto la prima città sede di una fashion week.
Tutto è iniziato nel 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Prima di allora erano gli stilisti francesi a farla da padroni nel panorama modaiolo internazionale, che in quegli anni riportava stilisti famosissimi come Coco Chanel, Christian Dior e Hubert de Givenchy. Questi designer però presentavano le loro creazioni esclusivamente nei loro atelier parigini, che ovviamente non erano accessibili agli americani durante la guerra.
Per ovviare questo ostacolo e soprattutto spostare l’attenzione sugli stilisti americanli, la publicist newyorkese Eleanor Lambert ebbe un’idea geniale: organizzare una settimana interamente dedicata alla moda, in cui gli stilisti aderenti avrebbero presentato le loro collezioni a potenziali clienti.
Nel ’43 nacque così la Press Week, antenata della odierna New York Fashion Week. L’evento ebbe un enorme successo e riuscì ad attrarre l’attenzione di moltissimi giornalisti americani e del pubblico, dando risalto alla moda statunitense e generando così il prestigio di cui la NYFW gode ancora oggi.
New York Fashion Week
Con la fine della guerra e l’aumento di interesse per la moda, la Press Week assunse un’importanza ancora maggiore. Altre capitali americane ed europee introdussero eventi simili, finché negli anni ’50 l’evento divenne noto come New York Fashion Week (o NYFW, per chi vuole essere più schietto) in modo da distinguerlo dalle altre Press Weeks.
Oggi la NYFW ha più o meno mantenuto la sua forma e scopo originali: due volte l’anno vengono organizzate delle sfilate per le stagioni successive e i designer presentano le loro collezioni a buyers e giornalisti di moda per dare risalto alle proprie creazioni e dettando nuovi trend. I vestiti in genere sono disponibili al pubblico qualche mese dopo la presentazione, ma vi sono anche stilisti che rendono disponibile le proprie creazioni dopo la sfilata.
Quando si tiene la NYFW?
La settimana della moda di New York si tiene tutti gli anni nei mesi di febbraio e settembre.
Nel 2024 ad esempio la fashion week autunno/inverno del 2024 è prevista dal 9 al 14 febbraio. Mentre le collezioni primavera estate verranno presentate dal 6 all’11 settembre.
L’evento ha una durata variabile. Dura in media 6 giorni, ma in passato è anche stato esteso a 9 giorni.
Dipende tutto dal numero di stilisti che partecipano e dalle scelte del Council of Fashion Designers of America, che amministra la settimana della moda fin dalle sue origini.
Il calendario completo dei singoli eventi è disponibile sul sito ufficiale della NYFW, che viene periodicamente aggiornato in modo da dare sempre tutte le informazioni relative alle sfilate.
Sito ufficiale della NYFWDove si tiene la NYFW?
La New York Fashion Week è stata organizzata in diverse zone di New York nel corso dei suoi ottant’anni di storia.
Inizialmente le sfilate si tenevano direttamente negli showroom degli stilisti, collocati per lo più nella zona di Manhattan. Sappiamo poi che col passare degli anni e l’aumento di fama della NYFW essa divenne una manifestazione molto in voga tra celebrità, tanto che fu necessario effettuare ulteriori cambiamenti organizzativi.
Ad esempio divenne essenziale spostare l’evento in una location più ampia, che potesse accogliere il crescente pubblico e i moltissimi giornalisti e fotografi.
Nel 1993 venne così scelto Bryant Park, che per l’occasione veniva attrezzato con grandi tendoni bianchi in modo da consentire le sfilate in qualsiasi meteo, anche se nemmeno questa soluzione fu quella definitiva.
Nel presente non c’è un’unica location designata per le sfilate. Il luogo primario sono gli Spring Studios di Manhattan o quartieri hip come Tribeca, ma eventi e presentazioni possono essere organizzati in qualsiasi zona di New York, a seconda della visione e della richiesta dello stilista.
Potete scoprire la location attuale dell’evento sempre sul sito ufficiale.
Per l’edizione di Febbraio 2024, la location scelta è il RXR’s Starrett-Lehigh Building.
Una costruzione nel quartiere di Chelsea, che stilisticamente e logisticamente si presta ad ospitare un evento di questa caratura.
Quali brand partecipano?
La settimana della moda di New York è pensata proprio per dare risalto alla moda e agli stilisti statunitensi.
Nei suoi 70 anni di storia la NYFW ha presentato in anteprima le collezioni di molti brand famosi, tra cui:
- Tom Ford
- Carolina Herrera
- Jason Wu
- Micheal Kors
- Rodarte
- Proenza Schouler
- Diane von Fürstenberg
- Tommy Hilfiger
- Calvin Klein
- Alexander Wang
- Ralph Lauren
- Tory Burch
Oltre a case di moda già note, la settimana della moda ogni anno diventa trampolino di lancio di nuovi designer.
Il sito ufficiale è sempre il punto di riferimento per l’elenco aggiornato dei designers coinvolti in ciascuna edizione, lista visibile a questo link.
Si tratta solitamente di giovani talenti che vengono selezionati dalla stampa per presentare le loro prime collezioni, spesso con l’obiettivo di attirare l’attenzione del pubblico per costruire il proprio brand o lavorare con designer già affermati.
Curiosità
Oltre ad essere stata teatro di molte sfilate famose, la New York Fashion Week è anche nota per una serie di particolari curiosi.
Ad esempio: sapevate che è la settimana della moda più amata da Anna Wintour, l’editor di Vogue che si dice abbia ispirato Miranda Prestely de “Il diavolo veste Prada”? Sembrerebbe sia proprio questo il motivo per cui l’evento dura spesso un’intera settimana e non cinque giorni come solitamente avviene per le altre Big Four.
La NYFW è anche uno degli eventi modaioli più inclusivi, non solo per quanto riguarda l’originalità dei vestiti presentati ma soprattutto per la scelta dei modelli. Non è raro vedere sfilare donne e uomini di tutte le taglie ed etnie, oppure con disabilità o patologie. A questo proposito è stata memorabile la sfilata di Carrie Hammer del 2014, in cui Danielle Sheypuk ha completato la passerella in carrozzina vestendo una creazione della stilista.
Molto caratteristica è anche l’attiva partecipazione della comunità LGBTQ+ alla fashion week; nel corso degli anni i designer hanno preso ispirazione dalla vivacità della comunità a New York, riflettendola nelle sfilate e spesso anche impiegando drag queen come modelle.
Come partecipare alla New York Fashion Week?
Il mondo delle sfilate è spesso associato al mondo glamour di celebrità ed editor di moda.
Per questo motivo, la maggior parte degli appuntamenti è “su invito”, quindi destinata agli addetti ai lavori, diciamo cosi.
Però esistono alcune sfilate aperte al pubblico, alcune altre aperte ma con ticket d’ingresso.
Le trovate sempre nel programma ufficiale sul sito della New York Fashion Week. Sono gli eventi indicati come “PUBLIC” e “TICKETED”
Nel caso degli eventi con ticket d’ingresso, è facile siano parecchio costosi, e – a mio parere – non ha senso partecipare se non vi è un interesse vivo sull’argomento.
Noterete anche come la maggior parte siano indicati come “BY INVITE”, quindi su invito.
Per tutti gli appassionanti, indipendentemente dalla presenza fisica a New York, c’è la possibilità di vedere alcune sfilate in live streaming sempre attraverso il sito ufficiale della NYFW.
Cosa fare a New York durante la Fashion Week
Turisticamente parlando, durante la settimana della moda New York offre le stesse identiche opportunità di intrattenimento degli altri periodi dell’anno.
L’evento in se si presta poco ad essere interattivo, proprio perché la maggior parte degli eventi non è pubblica.
Di certo la NYFW tende ad attirare personaggi famosi. Non sarà quindi raro imbattersi in fotografi, giornalisti o anche qualche celebrità, specialmente nei pressi della location dell’evento.
Sapendolo, può avere senso magari fare un giro nei pressi della location dell’evento, giusto per curiosità, per “respirarne l’aria” e magari scorgere qualche volto noto, sempre che siate appassionati e sappiate riconoscerlo 🙂
Però francamente, salvo questa opportunità più di contorno che altro, l’evento in se non condiziona l’itinerario di chi è in viaggio a New York in concomitanza dell’evento.
Per chi vuole entrare nello spirito dell’evento è anche una buona occasione per fare shopping, approfittando degli allestimenti esclusivi che negozi iconici come Bloomingdale’s e Macy’s dispongono durante l’evento.
A tal proposito vi rimando agli articoli dettagliati sui luoghi migliori dove fare shopping e sugli outlet di New York.
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