Libri ambientati a New York

di Jonathan Safran Foer

La storia di New York, della gente di New York, è stata fortemente colpita dall’attacco alle Torri Gemelle, impattando nel loro vivere quotidiano, nei sentimenti condivisi.
Questo romanzo narra le avventure di Oskar, un ragazzino di 9 anni, che perde il padre in quel tragico 11 settembre 2001 e parte alla ricerca di ciò che ancora lo tiene legato a lui: una chiave e un nome, Black. Degli oggetti trovati per caso tra le cose del padre, forse l’ultimo indizio di una di quelle cacce al tesoro con cui si divertivano tanto assieme.
Oskar partirà così in un incredibile viaggio attraverso New York, sulle tracce di questo mistero, che lo porterà a confrontarsi con le sue paure e ad entrare in contatto con la storie di molte persone.

Un bel libro a mio avviso, perchè non parla solo di 11 settembre, non parla di bambini, tratta temi forti e importanti, come il lutto, i rapporti familiari, il caos. E’ ricco di spunti su cui riflettere, la scrittura è originale (consiglio la versione cartacea), anche se alcune parti sono un po’ ripetitive.

Decisamente un grande classico della narrativa americana. Questo capolavoro di Scott Fitzgerald del 1925, anche se non è ambientato interamente a New York, ma a Long Island, riesce a descrivere perfettamente la Manhattan degli anni ’20, le feste, il mito americano e l’età del jazz. Una storia romantica e triste, con quel senso di solitudine e di vuoto che aleggia in sottofondo.

Vi consiglio anche questa edizione con il testo in inglese a fronte.

Un altro romanzo ambientato nella New York degli anni 20, come il Grande Gatsby, ma questa volta siamo nel quartiere di Harlem. Un ritratto della società americana di colore di inizio Novecento, che si sposta dalla Virginia in una città frenetica, alla ricerca di una vita migliore. Un racconto carico di passione e tragedia.

Il jazz non è solo la musica nera per eccellenza, in questo romanzo diventa lo stile della narrazione.
Una scrittura in cui le voci si sovrappongono, dialogano fra loro, divagano per poi tornare sul tema principale, con salti temporali. Una lettura sicuramente non facile, ma di grande impatto, in cui bisogna lasciarsi guidare e confondere dall’autrice. Alla fine, proprio come nel jazz, dopo tanti assoli e improvvisazioni, si torna sul tema originale e tutto acquista un senso.

Un libro del 1984, che vi consiglio se non l’avete ancora letto. Le mille luci di New York, da cui il protagonista si difende dietro un paio di occhiali da sole.

Il romanzo, con ironia e battute fulminanti, racconta la storia di un giovane e affermato giornalista di una rivista di New York, al Reparto Verifica dei Fatti. Depresso dal divorzio e da un lavoro che non lo soddisfa, entrerà in un vortice di eccessi, tra droga e locali alla moda. Una vita sregolata e autodistruttiva che lo porterà a saggiare i propri limiti, conteso fra la voglia di cambiare e ricominciare e questa depressione che lo spinge giù. Sarà l’amore, nonostante tutto, a dargli un barlume di speranza?

Questo libro è ambientato a New York, e racconta la storia di 2 ragazzi, uno bianco e l’altro nero, vicini di casa, in un piccolo quartiere di Brooklyn abitato soprattutto da afro americani. L’amicizia tra i due non è semplice, ma talvolta, come nei fumetti, con i superpoteri accadono cose incredibili.

Il romanzo si svolge in un arco temporale che va dagli anni 60, da quando i conflitti razziali e politici erano all’ordine del giorno, e potevano scattare per qualsiasi sciocchezza, come l’ascoltare una canzone o il rivolgere la parola a qualcuno, sino agli anni 90, un’epoca di indifferenza, in cui le persone vivono in modo più distaccato e isolato.

Una trilogia composta da 3 romanzi che si snodano tra le strade di New York. 3 racconti, “Città di vetro”, “Fantasmi” e “La stanza chiusa”, dallo stile poliziesco, tipo detective story, accomunati da un senso di solitudine e inquietudine. New York viene mostrata in tutti i suoi difetti, non ha quell’atmosfera intrigante che troviamo in molti altri romanzi. Qui è una città fantasma, dove tutto scorre.

Una scrittura cruda e diretta, una lettura interessante.

Questo libro colmerà la vostra nostalgia di New York. Racconta la vita quotidiana di Adam Gopnik e della sua famiglia, che dopo 5 anni a Parigi, decide di tornare a New York nell’autunno del 2000, soprattutto perché questo è il posto migliore secondo Adam dove crescere i propri figli.
Una bella panoramica sulla vita a Manhattan, con personaggi bizzarri, reali e fittizi, in cui si intrecciano gli eventi drammatici dell’11 settembre.

Non è una guida e non è un romanzo. Si tratta di 100 temi sulla città di New York, per approfondire la vostra conoscenza con curiosità, segreti, abitudini, usi e manie. I temi sono trattati attraverso splendide illustrazioni e brevi paragrafi.

E’ un libro che ispira, che trasmette un grande amore per questa città, consigliato sia per chi sta progettando la propria vacanza, sia per chi c’è già stato.