Defilate ma onnipresenti. Le noti solo quando inizi a cercarle, e poi le vedi ovunque: passeggiando con il naso all’insù tra i grattacieli, nei film e nelle foto iconiche di New York.
Sono le water tower, le inconfondibili cisterne d’acqua che punteggiano i tetti di New York come sentinelle silenziose.
Ma ti sei mai chiesto cosa sono, a cosa servono e soprattutto perché, in una delle città più tecnologiche al mondo, esistano ancora queste strutture dall’aspetto così vintage?
Non sono solo un pezzo di storia mantenuto per tradizione, ma una necessità ingegneristica geniale che funziona da oltre 150 anni.
In questa guida aggiornata, non solo scopriremo a cosa servono e come funzionano le enormi cisterne sui tetti di New York, ma sveleremo anche i loro segreti: perché la maggior parte è ancora costruita in legno, chi le realizza e come sono diventate tele per straordinarie opere d’arte, grazie al progetto denominato Water Tank Project.
Preparati a guardare lo skyline di New York con occhi nuovi.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
A cosa servono le cisterne sui tetti di New York City?
Più che un vezzo estetico, le water tower sono il cuore pulsante del sistema idrico di migliaia di edifici.
La loro funzione principale è tanto semplice quanto vitale: garantire una pressione dell’acqua costante e affidabile a ogni piano, specialmente nei grattacieli e in generale negli edifici più alti.
Il sistema di acquedotti della città, infatti, riesce a spingere l’acqua solo fino al sesto piano. Per tutto ciò che sta più in alto, serve una soluzione diversa. Ed è qui che entra in gioco l’ingegneria di fine ‘800.
Una classica Water Tower sulla sommità di un edificio nel centro di Manhattan
Come Funzionano? Un Principio Vecchio di 150 Anni
Il funzionamento delle water tower sfrutta una delle forze più potenti e gratuite a disposizione: la gravità.
Il processo è un capolavoro di efficienza:
- Riempimento: pompe elettriche spingono lentamente l’acqua dalle condutture cittadine di acqua potabile fino alla cisterna sul tetto, riempiendola dal basso.
- Accumulo: la cisterna funge da serbatoio, contenendo una riserva d’acqua che può arrivare fino a 40.000 litri (40 metri cubi).
- Distribuzione per gravità: quando un rubinetto viene aperto ai piani sottostanti, l’acqua scende per gravità, acquisendo dall’alto, per caduta, la pressione necessaria per raggiungere ogni appartamento con la giusta intensità.
Questo sistema garantisce due vantaggi cruciali:
- Pressione stabile: fornisce una pressione costante che non dipende dalle pompe.
- Riserva d’emergenza: assicura una scorta d’acqua fondamentale in caso di blackout o, soprattutto, come risorsa immediata per i sistemi antincendio.
Perché Molte Sono Ancora in Legno?
In un’era di acciaio e materiali compositi, può sembrare strano che molte cisterne siano ancora realizzate in legno non trattato.
La scelta, però, è tutt’altro che casuale e si basa su vantaggi pratici ed economici:
- Costo: il legno, solitamente cedro o sequoia, è più economico dell’acciaio.
- Maneggevolezza: le doghe di legno possono essere trasportate facilmente sui tetti e assemblate sul posto, a differenza di un’ingombrante cisterna in acciaio.
- Isolamento naturale: il legno è un ottimo isolante termico. Aiuta a prevenire il congelamento dell’acqua in inverno e la mantiene più fresca in estate.
- Nessuna contaminazione: il legno utilizzato non viene trattato chimicamente, proprio per non alterare il sapore e la purezza dell’acqua. Il suo aspetto “vecchio” è dovuto semplicemente all’esposizione della parte esterna agli agenti atmosferici.
Sebbene il legno rimanga la scelta più efficiente per i suoi innegabili vantaggi, oggi le nuove installazioni vedono un uso crescente di cisterne in acciaio, più facili da posizionare con le moderne gru. Tuttavia, la sostenibilità e l’efficienza delle classiche water tower in legno fanno sì che la tendenza sia quella di mantenerle e ristrutturarle finché possibile, preservando un elemento tradizionalmente caratteristico dello skyline di New York.
Curiosità sulle Water Tower che (forse) non conosci
- Quante sono? Si stima che a New York ci siano tra le 10.000 e le 17.000 water tower.
- Chi le costruisce? La costruzione è un’arte tramandata da generazioni. Solo tre aziende dominano il mercato: Rosenwach Tank Company, Isseks Brothers e American Pipe and Tank. Alcune sono a conduzione familiare da oltre un secolo.
- Quanto durano? Una cisterna in legno ben mantenuta può durare circa 30-35 anni.
- L’acqua è pulita? Sì. Anche se l’aspetto esterno può ingannare, le cisterne sono sigillate e vengono ispezionate e pulite regolarmente secondo le normative sanitarie della città.
- Icone culturali: oltre a essere state immortalate da artisti come Edward Hopper, sono apparse in innumerevoli film e serie TV, da “Spider-Man” a “Friends”, diventando uno dei simboli della città, forse tra i meno noti.
Water Tower Art: quando le cisterne diventano tele urbane
Se la loro funzione è pratica, il loro fascino le ha rese protagoniste di straordinarie iniziative artistiche, trasformando queste icone industriali in veri e propri capolavori a cielo aperto.
La “Watertower” di Tom Fruin a DUMBO: un Gioiello di Luce
Impossibile non notarla passeggiando per il quartiere di DUMBO, a Brooklyn. Sulla cima di un edificio al 334 di Water Street, la “Watertower” (2012) dell’artista Tom Fruin è diventata un punto di riferimento dello skyline. Realizzata con circa mille pezzi di plexiglass colorato di recupero, questa scultura cattura la luce del sole di giorno e si illumina dall’interno di notte, creando un effetto simile a una vetrata moderna.
È un tributo alla storia industriale del quartiere, visibile persino da Manhattan (di sera/notte, quando illuminata), realizzato ponendo l’attenzione sull’importanza del riciclo dei materiali di scarto e ispirandosi alle più famose sculture del mondo (la Saint Chapelle di Parigi, vi dice nulla? 😉)
Water Tower di Tom Fruin a DUMBO, New York
The Water Tank Project: un’eredità artistica sui tetti
Nell’estate del 2014, i tetti di New York si trasformarono in una galleria d’arte diffusa grazie al The Water Tank Project. Questa ambiziosa iniziativa, promossa dall’organizzazione no-profit Word Above the Street, coinvolse artisti di fama mondiale (come Jeff Koons, Bruce Weber e Ed Ruscha) e studenti per decorare circa 300 cisterne in tutta la città.

L’obiettivo era duplice: rinnovare lo skyline e, soprattutto, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi idrica globale. Sebbene il progetto fosse temporaneo, la sua eredità è potentissima: ha dimostrato come l’arte pubblica possa usare i simboli più familiari di una città per lanciare messaggi universali e necessari.
Domande frequenti sulle water tower di New York (FAQ)
Spero che il contenuto che hai appena letto ti sia stato utile. Organizzare un viaggio a New York può sembrare un'impresa, ma con i giusti consigli diventa un'avventura meravigliosa.
Sono Lory, l'autrice di NewYorkFacile.it.
Ogni mio consiglio è frutto di esperienze personali e continue ricerche, con un preciso obiettivo: darti gli strumenti più onesti e pratici per organizzare al meglio il TUO viaggio a New York City.
Semplicemente, la tua amica che c'è già stata ❤️
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